Alcune
domande dallo scrittore alla guida e viceversa
1) Cosa conta in un camminatore? AVERE DELLE SCARPE BUONE ED ESSERE CURIOSO SU COSA C'E' OLTRE IL COLLE
2) Hai cambiato radicalmente vita alcuni anni fa e sei andato a vivere negli Appennini: ci descrivi la tua giornata tipo? VERAMENTE STO A 10' DALL'AUTOSTRADA A1. NON HO GIORNATA TIPO ANCHE PERCHE' IMPROVVISO.
3) Qual è l’identikit del camminatore perfetto? NON GLI VENGONO LE VESCICHE.
4) Quali sono le soddisfazioni più belle che si raccolgono conducendo un trekking? QUANDO TUTTI I PARTECIPANTI SONO A LETTO E DORMONO CON QUEL SORRISO BEATO DI CHI E' STANCO MA FELICE.
5) Puoi spiegarci quali sono i benefici fisici e mentali del camminare per una persona giovane? SICURAMENTE FA MEGLIO CHE STARE DAVANTI AL COMPUTER.
6) Quanto sono importanti i sapori gastronomici in un viaggio a piedi? IL 30% DELLA RIUSCITA DEL TREKKING A VOLTE IL 70%.
7) Come hai scoperto il camminare? DA MOLTO PICCOLO INTORNO ALL'ANNO DI ETA' MA NON MI RICORDO SE GATTONANDO O CON IL GIRELLO (ALL'EPOCA SI USAVA).
8) Con Le Vie dei Canti proponi molti viaggi a piedi: come sei venuto a conoscenza di tutto questi posti così diversi gli uni dagli altri? SONO UN VAGABONDO.
9) Quali fra questi posti sono preferiti dai camminatori? DOLOMITI E VAL MAIRA IN PIEMONTE VANNO TANTO.
10) Preferisci i viaggi brevi o di più giorni? IO AMO IL TREKKING ITINERANTE DI ALMENO UNA SETTIMANA CON ZAINO SULLE SPALLE MA NON PIU' DI 15 GIORNI DI FILA PERCHE' POI MI ROMPO UN PO'.
11) Ami camminare solo? MANCO PER NIENTE; LA MIA RESISTENZA A CAMMINARE DA SOLO NON SUPERA I TRE GIORNI.
12) In che modo è possibile migliorare gli aspetti organizzativi del viaggio?ACCOGLIENDO LE CRITICHE E I CONSIGLI DEI PARTECIPANTI .
13) E nel tempo libero, cosa ami fare? DORMIRE FINO TARDI E GIOCARE CON ALICE E/O DUCCIO
14) Ti porti ancora dietro il Diario di Arnaud durante il trekking del Glorioso Rimpatrio, o lo scarichi sulla schiena di un partecipante? SPERO SEMPRE DI BECCARE UN PARTECIPANTE MENTRE USA IL TELEFONINO E PUNIRLO FACENDOGLI PORTARE IL LIBRO.
15) Che rapporto hai con i camminatori che prendono parte ai tuoi viaggi?DIPENDE NORMALMENTE STO' ABBASTANZA SIMPATICO.
16) Tre cose da portare con sé in ogni viaggio?ZAINO, SCARPONE DESTRO E SINISTRO (E SIAMO A TRE?).
17)
C’è differenza fra i viaggiatori delle Vie dei Canti e i
camminatori che partecipano ad altre escursioni? I
PRIMI SONO SOCI GLI ALTRI CLIENTI COMUNQUE SONO TUTTI BRAVI
GUAGLIONI
18) Noti un fermento nei mezzi di comunicazione e di informazione, anche nazionali, sui viaggi a piedi? SONO DI GRAN MODA.
19) Come e perché sei diventato una guida ambientale? PER CAMPARE IN MODO ECO E SOSTENIBILE E PER DECRESCERE MOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLTO.
20) Qual è il primo consiglio che dai a un camminatore?TAGLIARSI LE UNGHIE DEI PIEDI MA NEL GIUSTO MODO SE NO SI INCARNISCONO.
21) Le nuove generazioni sono sensibili al camminare? NO FINO A CHE NON SI ACCORGONO DI AVERE IL COLESTEROLO ALTO Perché ai trekking si iscrivono quasi sempre e soltanto relitti umani? NON E' VERO E' PIENO DI BELLA GENTE.
22) Non sei più giovanissimo, fino a quando vuoi vestire gli abiti da guida? FINO A CHE SCHIANTERO' SUL SENTIERO SCHIACCIATO DALLO ZAINO O DALLA RESPONSABILITA'.
23) A chi afferma che camminare è fatica, cosa rispondi? HA RAGIONE!
24)
Come cambia il rapporto con il cammino dal Nord al Sud
dell’Italia?IO QUANDO SONO:18) Noti un fermento nei mezzi di comunicazione e di informazione, anche nazionali, sui viaggi a piedi? SONO DI GRAN MODA.
19) Come e perché sei diventato una guida ambientale? PER CAMPARE IN MODO ECO E SOSTENIBILE E PER DECRESCERE MOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLTO.
20) Qual è il primo consiglio che dai a un camminatore?TAGLIARSI LE UNGHIE DEI PIEDI MA NEL GIUSTO MODO SE NO SI INCARNISCONO.
21) Le nuove generazioni sono sensibili al camminare? NO FINO A CHE NON SI ACCORGONO DI AVERE IL COLESTEROLO ALTO Perché ai trekking si iscrivono quasi sempre e soltanto relitti umani? NON E' VERO E' PIENO DI BELLA GENTE.
22) Non sei più giovanissimo, fino a quando vuoi vestire gli abiti da guida? FINO A CHE SCHIANTERO' SUL SENTIERO SCHIACCIATO DALLO ZAINO O DALLA RESPONSABILITA'.
23) A chi afferma che camminare è fatica, cosa rispondi? HA RAGIONE!
AL
NORD CAMMINO TUTTO IL GIORNO MAGARI SENZA MANGIARE, AL CENTRO MEZZA
GIORNATA E POI VADO A MANGIARE, AL SUD RAGGIUNGO IL POSTO DOVE SI
MANGIA POSSIBILMENTE VICINO.
25) Qual è il ritmo dei tuoi viaggi a piedi? LENTO SE NON CI MINACCIA UN TEMPORALE.
26) Qual è il tuo rapporto con le nuove tecnologie e i social network? Sono utili per la tua attività? SONO UTILISSIMI NON DEVO PIU' STAMPARMI I VOLANTINI E ANDARMELI A DISTRIBUIRE IN GIRO.
27) Qual è il periodo che preferisci per viaggiare a piedi?TUTTO L'ANNO BASTA CHE NON PIOVA.
28) Quali sono le storie che racconti nei tuoi viaggi?TANTE E NON TUTTE VERE.
29) Sei comunista?POSSO AFFERMARE SENZA TEMA DI SMENTITA DI ESSERE UNA VITTIMA DEL COMUNISMO PEGGIO CHE L'ALBANIA.
30) Che rapporto hai con il denaro? Ti definiresti un prodigo o un taccagno fatto e finito?SONO UN TACCAGNISSIMO E SARA' SEMPRE PEGGIO.
25) Qual è il ritmo dei tuoi viaggi a piedi? LENTO SE NON CI MINACCIA UN TEMPORALE.
26) Qual è il tuo rapporto con le nuove tecnologie e i social network? Sono utili per la tua attività? SONO UTILISSIMI NON DEVO PIU' STAMPARMI I VOLANTINI E ANDARMELI A DISTRIBUIRE IN GIRO.
27) Qual è il periodo che preferisci per viaggiare a piedi?TUTTO L'ANNO BASTA CHE NON PIOVA.
28) Quali sono le storie che racconti nei tuoi viaggi?TANTE E NON TUTTE VERE.
29) Sei comunista?POSSO AFFERMARE SENZA TEMA DI SMENTITA DI ESSERE UNA VITTIMA DEL COMUNISMO PEGGIO CHE L'ALBANIA.
30) Che rapporto hai con il denaro? Ti definiresti un prodigo o un taccagno fatto e finito?SONO UN TACCAGNISSIMO E SARA' SEMPRE PEGGIO.
1)
Per diventare scrittore bisogna leggere tanto? Si,
inevitabilmente. Anche se poi si corre il rischio di essere
risucchiati da qualche autore, di esserne irrimediabilmente attratti,
per poi imitarne, anche involontariamente, lo stile.
2)
Quale è il libro più meraviglioso che hai letto? Don
Chisciotte. Rispondo senza pensarci. Entusiasmante, comico, a tratti
tragico, completo direbbe Maurizio Milani. Come dice Erri De Luca, il
vero “Invincibile”.
3)
Prendi appunti solo durante i viaggi o anche normalmente per strada
nella vita di tutti i giorni? Porto sempre
con me un block-notes. Mi piace annotare frasi, battute, modi di dire
originali. Ho una memoria a lungo termine molto forte, ma sono
debolissimo sugli avvenimenti recenti. Da un piccolo spunto può
nascere un grande racconto.
4)
Vorresti vivere di sola letteratura? È il
sogno di tutti gli scrittori, ma in Italia è pressoché impossibile.
Nei paesi anglosassoni ci sono molte più opportunità che non da
noi. Le nuove tecnologie consentono di raggiungere un pubblico molto
più vasto. E poi i costi di vendita sono più bassi e quindi più
accessibili alle masse. E inoltre loro non hanno Bruno Vespa, né la
Clerici e la Parodi.
5)
A quale scrittore ti paragoni? Mi piace
scrivere per divertire: se non rido rileggendo ciò che ho scritto lo
cancello subito. Adoro Gogol, trovo straordinaria la sua vena
ironica. L’Ispettore Generale, ma anche Le Anime Morte sono
capolavori di comicità, ancorché di letteratura. Da lui a scendere
c’è Paolo Villaggio, soprattutto i primi libri pubblicati per
Rizzoli, e infine Maurizio Milani: un genio.
6)
Preferisci accompagnare gruppi a piedi o in bici o passare le
giornate a scrivere? C’è un tempo per
tutto come dicevano i patriarchi. Accompagnare un gruppo, a piedi o
in bici che sia, carica di responsabilità. Non ci si accorge mai, da
partecipanti ad un viaggio, quanto sia importante il ruolo della
guida. Accade tutto così automaticamente che nessuno si rende quasi
mai conto che la tal cosa è andata così perché qualcuno ha fatto
sì che andasse proprio in quella maniera. Scrivere invece è sì
fatica, ma è un’attività che svolgi soprattutto per te stesso,
per il tuo piacere personale. A volte è talmente forte la necessità
di scrivere che ti prende una frenesia incontrollata, ti sgorgano
parole veloci, e hai fretta di metterle giù prima che riprendano a
vagare…! E’ uno stato di ispirazione che va e viene: e bisogna
afferrarlo prima che se ne vada di nuovo.
7)
Che media avevi di Italiano alle medie? Avevo
una media molto alta, fu la mia professoressa di italiano a
indirizzarmi verso il liceo classico. Io accettai il suggerimento
perché ero una schiappa in matematica e al classico si facevano solo
due ore a settimana.
8)
E alle superiori? Nella media, senza infamia
né lode. Valutare un tema, al di là degli errori di ortografia o
sintassi, è cosa assai complicata. Dipende dai gusti.
9)
Se tu fossi in cordata su un ghiacciaio con Erri De Luca e Mauro
Corona, SCIVOLATE! a chi dei due taglieresti la corda per salvarti?
Credo a nessuno dei due: sono sempre stato
amante del bel gesto. E comunque bisogna trovarcisi in quella
situazione: a parole sono buoni tutti. Ad ogni modo del primo ho
tutti i libri, del secondo neanche uno.
10)
Chi ti piacerebbe incontrare tra gli scrittori in vita? Ne
ho già incontrati molti, mi piace seguire le presentazioni dei libri
dei miei autori preferiti. L’incontro più bello l’ho avuto con
Dario Fo, in una trattoria di Milano. Ero così euforico di
quell’incontro che non mi sono neanche accorto che era lì al
tavolo con la moglie…!
11)
E tra quelli trapassati? Senza dubbio
Terzani. Un faro: ho scritto racconti di viaggio perché prima avevo
viaggiato con i suoi libri.
12)
Ami fare delle caricature dei personaggi dei viaggi, tu che fumetto
saresti? Non ho mai letto fumetti in vita
mia: sono sempre stato un bambino orribilmente più maturo della mia
età.
13)
Quanto è stato importante per te lo sceneggiato con Kabir Bedi degli
anni 70? Ho dei ricordi molto sbiaditi,
perlopiù negativi. Le colonne sonore di quello sceneggiato erano
assolutamente ansiogene…, peggio di Orzoway… e poi i personaggi
rischiavano sempre di essere divorati dalla tigre. C’era da non
dormire la notte. No, direi che non mi piaceva proprio per niente.
14)
Paolo Villaggio ti piace di più come Fantozzi, Fracchia o come
opinionista politico? Fantozzi senza dubbio.
Mi piacerebbe che un giorno inventassero una macchina capace di
cancellare solo alcune parti della memoria. Rivedrei con occhi nuovi
quei film e rischierei, come per la prima volta, l’arresto
respiratorio per il troppo ridere. Tra l’altro i libri sono più
comici dei film: da non credere.
15)
Ma che lavoro fai? Una volta dicevo “vendo
sogni”. Ora dico “vendo fumo”.
16)
Per ogni libro pubblicato quanto guadagni? Pochissimo,
i contratti standard si aggirano sul 10% del prezzo di copertina.
17)
Sei d'accordo con la difesa dei diritti d'autore contro internet
etc.? Credo che i diritti d’autore abbiano
un senso per un periodo limitato di tempo. Qualche anno, non di più.
Dopodiché devono diventare patrimonio dell’umanità.
18)
Libri di carta o tablet? Rigorosamente di
carta. Penso che solo un’arida mente da “cinghiale laureato in
matematica”, come diceva De Andrè, potesse inventare una cosa di
questo genere.
19)
Sei comunista? No, mai stato. Neanche quando
abitavo a Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia. Anzi, per
reazione ero diventato missino. Frequentavo anche le sezioni di
partito. Poi me ne andai. Era una tale noia: giocavamo sempre a
risiko e ci si scannava per le armate nere….! Col tempo sono
diventato un “giustizialista”, come si usa dire con termine
spregiativo. Prima di tornare a votare per la destra o la sinistra
(ammesso e non concesso che tali termini abbiano ancora un
significato) bisogna ristabilire la democrazia in questo paese.
20)
Scrivi anche poesie? No, niente poesie. Non
mi appartiene proprio il genere e non lo capisco. Sono un anaffettivo
arido e senza passione.
21)
Cosa fai per prevenire il callo dello scrittore? Ehi,
non scherziamo, io sono solo un cialtrone che scrive fesserie per
passione. Fai la domanda a Bruno Vespa.
22)
Che opinione hai di Fabio Volo? Mi fa ridere
e lo invidio molto. Le persone che scrivono sono piene di livore e
rancore per quelli che fanno successo. Una volta ho trovato un suo
libro su di un pullman che da Portovenere andava a La Spezia. Ho
cominciato a leggerlo e mi è piaciuto così tanto che me lo sono
tenuto. Per non sentirmi in colpa ho coniato un aforisma: “Un libro
appartiene a chi lo legge, non a chi lo compra”. E per coerenza non
ho più prestato un libro in vita mia.
23)
E vero che sei amico di Rumitz? No, l’ho
incontrato a Crema durante la presentazione de “La cotogna di
Istambul”. Dato che sono amico del libraio che aveva organizzato
l’incontro, siamo andati a bere qualcosa insieme. E’ un grande
intenditore di vini…! Eravamo in quattro. Ho avuto il privilegio di
avere tra le mani le bozze de “Il bene ostinato”. E’ stato
emozionante.
24) Quale è il tuo quotidiano preferito? Leggo spesso Il Fatto Quotidiano, ma in generale mi informo sul web. Tra l’altro pochi sanno che sul sito istituzionale della Camera c’è una rassegna stampa molto ben fatta, pagata dai contribuenti e scaricabile gratuitamente. Le do quasi tutti i giorni un’occhiata.
25) Hai camminato con molte associazioni quale è quella con i gruppi più simpatici? (dici Vie dei Canti). Ho cominciato a viaggiare nel 2005. Prima di allora facevo delle vacanze vomitevoli, con la solita compagnia di giro, presso località rinomate balneari. Dopo aver provato diverse associazioni, posso dire, senza ombra di dubbio, che le Vie dei Canti è la migliore. E Maurizio anche, pure meglio di Vergari.
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